Le origini dell'Albero di Natale
Non c'è Natale senza l'albero in casa, ma da dove viene la tradizione di addobbare l'abete? Scoprilo con noi.
Chi lo sceglie naturale e chi opta per una versione ecologica, chi lo addobba in maniera sobria e maniacalmente simmetrica, chi lo carica di palline, lucine, festoni di tutti i colori e di tutte le fogge… che arrivi fino al soffitto o occupi solo un piccolo angolo, in tutte le case l’Albero sancisce l’arrivo del Natale. Una tradizione antica che dai gelidi e bui inverni vichinghi arriva fino ai nostri caldi salotti.
Infatti l’abete, sacro al dio Odino, per la sua capacità di resistere e di non perdere le foglie neanche nel freddo inverno dell’estremo nord era il protagonista dei riti propiziatori che auspicavano il ‘ritorno’ del sole e della primavera. L’abete era portato in casa e decorato con frutti, nastri colorati, candele, campane: una tradizione non tanto lontana, nei modi e nei tempi, dalla nostra e che porta ad una domanda terrificante: se fanno paura i fanatici dell’Albero odierni provate ad immaginarne uno vichingo?!
Non solo i vichinghi ma in larga parte delle popolazioni del nord Europa, nel periodo del solstizio d’inverno (21/22 dicembre), era così diffusa l’usanza di addobbare alberi sempreverdi, rami dei quali anche i nostri antenati Romani usavano scambiarsi durante le Calende di gennaio. Un uso che dai pagani è passato ai Cristiani, anche superando la diffidenza della Chiesa medievale, che sostituì l’abete con l’agrifoglio (le cui spine simboleggiano la corona di Cristo e le bacche rosse il sangue che esce dal Suo capo), e fino ad avere il suo pieno riconoscimento con Giovanni Paolo II che volle un grande albero in Piazza San Pietro.
Una tradizione che dalle regioni a nord del Reno si è estesa a tutto il Mondo, e sono proprio le città nordeuropee a contendersi il titolo di prime ad ospitare un Albero di Natale: da Riga, che si auto dichiara sede del primo albero, a Brema dove si decorava con mele, noci, datteri e fiori di carta, fino a Tallinn dove attorno all’albero eretto in piazza del Municipio giovani uomini e donne danzavano insieme alla ricerca dell’anima gemella… una tradizione che sarebbe bene adottare anche ai giorni nostri in Italia. J
Ma sono sempre le donne le vere ‘trend setter’, in particolare due Regine. Nel Regno Unito la Regina Vittoria, che nella Londra del XIX secolo volle adottare dal marito il Principe Alberto di Sassonia la tradizione dell’Albero di Natale, una novità che dalla residenza reale si estese a tutto il mondo anglosassone. In Italia la Regina Margherita, che nella seconda metà dell’Ottocento, prima addobbò al Quirinale un Albero di Natale: moda che preso prese piede in tutto lo stivale.
Che sia Vichingo o Regale, piccolo da angolo di appartamento o mastodontico da riempire le piazze l’Albero di Natale è immancabile a quasi tutte le latitudini del Pianeta… ma voi l’avete fatto?
Condividete con noi le foto del vostro Albero di Natale!