Principe di 'Mantova' e della tavola estiva: il Melone Mantovano IGP
Uno delle grandi eccellenze della bassa Lombardia e uno dei frutti più apprezzati in tutta Italia!
Già dal ‘400 il suo inconfondibile colore arancione ed il sapore dolce e fresco lo rendono il protagonista delle tavole nobili Lombardi: un frutto prezioso da scambiarsi tra signori e donare a chi quelle terre le controllava, i Gonzaga.
Una zona di produzione ben definita da più di seicento anni, quella parte della pianura padana che comprende la bassa Lombardia, in particolare le province di Mantova e Cremona, ma anche parte dell’Emilia, nelle provincie di Modena, Ferrara e Bologna. Un’area attraversata da molti fiumi, l’Oglio, il Mincio, il Secchia, il Panaro, il Pò, un terreno pianeggiante e alluvionale, il cui clima fatto di inverni freddi ed estati umide e calde sono l’ideale per la coltivazione di questo frutto. Un frutto delicato, la cui coltivazione richiede un’abilità non indifferente da parte dei contadini, le cui tecniche si sono affinate nei secoli, con una preparazione dei terreni che deve essere sempre attenta, solo una sua composizione ottimale consentirà di avere frutti ricchi di zuccheri, ed una selezione dei semi meticolosa, fatti germinare in vasetti e solo poi trapiantati nei campi e sotto le serre.
Una produzione importante per tanti coltivatori e per un’area ben definita geograficamente che non può che portare ad una suo riconoscimento come prodotto d’eccellenza, la denominazione IGP (Indicazione Geografica Protetta), ed alla creazione di un consorzio tra i produttori che miri a promuoverlo e tutelarlo: nasce così il Consorzio del Melone Mantovano IGP.
Ed eccole le caratteristiche del Melone Mantovano IGP: dolcezza, succosità, profumo intenso ma con differenze, tutelate dal disciplinare, tra le varie tipologie.
Il melone retato con fetta. È il dominatore del mercato e per molti il melone per eccellenza. Disponibile da maggio e fino ad ottobre, è tondeggiante, con buccia retata e solcata, la sua polpa arancione, più o meno fibrosa, è succosa e dal gusto limpido e zuccherino. Sentine il peso per valutarne la maturazione: un melone pesante è più ricco di zuccheri e più buono!
Il melone liscio. Forse meno attraente ma non per questo meno apprezzato, anzi gli aromi e i profumi, il retrogusto che sprigiona questa varietà, coltivata quasi esclusivamente nell’area intorno a Mantova, lo rendono un frutto perfetto per la cucina gourmet, utilizzato da tanti chef e professionisti per i loro piatti e creazioni. Questo melone di “nicchia” dalla forma sferica e dalla buccia liscia, il cui colore può andare dal grigio-verde chiaro al crema-paglierino, è disponibilità da giugno a settembre: dalla polpa sempre arancione e consistente, presenta un profumo intenso di anguria ed un sapore zuccherino con, fin dal primo assaggio, un aroma di zucchina, seguito da quello di tiglio.
Il melone retato senza fetta. Retato ma senza solco, può avere un colore giallo o verde, a seconda della varietà, dalla forma tondeggiante e dal sapore dolce, zuccherino e dall’aroma intenso.
Tutti ricchi di sostante benefiche come il potassio, il sodio, il calcio e il fosforo ma anche cislicopene e betacarotene, utile in particolare per la salute della nostra pelle “abbronzata”, sono freschi, gustosi e versatili in cucina. Provali in tante ricette, dal classico prosciutto e melone ad abbinamenti più elaborati ed a ricette gourmet tutte da scoprire sul sito Consorzio Melone Mantovano.